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Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri premia le migliori tesi delle laureate in ingegneria

In occasione dell’8 marzo, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) lancia la quarta edizione del Premio Ingenio al femminile, iniziativa realizzata in collaborazione con Cesop HR Consulting Company e che si propone di contribuire alla riduzione della disparità, in particolare nel mondo dell’ingegneria e delle discipline STEM (Science, Technology, Engineering, and Mathematics).

Secondo i dati del Centro Studi CNI, in Italia, nella popolazione tra 25 e 64 anni, il 23,5% delle donne possiede una laurea, contro il 17% rilevato tra gli uomini. Tuttavia, relativamente alle discipline STEM, il numero di donne con un titolo terziario in ambito STEM è considerevolmente più contenuto rispetto a quello degli uomini: in Italia, considerando la popolazione di giovani adulti (25-34 anni), tra le donne solo il 16,6% ha un diploma/laurea nelle discipline STEM, a fronte del 34,5% rilevato tra gli uomini. Una situazione, quella italiana, non difforme rispetto a quella degli altri paesi europei. Ancora più eclatante è il dato relativo alle retribuzioni. Tra gli ingegneri iscritti ad Inarcassa, nel 2021 gli uomini hanno registrato un reddito medio di 44.459 euro, mentre le donne si sono fermate a 26.083 euro con un gender paygap quasi del 48%.

Siamo particolarmente lieti di annunciare la quarta edizione del “Premio tesi di laurea – dice Angelo Domenico Perrini, Presidente del CNIun progetto che si inquadra all’interno di una iniziativa, “Ingenio al femminile”, che il nostro Consiglio Nazionale porta avanti ormai da molti anni. Ormai sono sempre di più le donne che decidono di laurearsi in ingegneria. Secondo i dati Eurostat, il numero di laureate magistrali in Ingegneria in Italia è aumentato del 23,2%, un incremento che ci colloca in ottima posizione in Europa. E’ una tendenza che si riflette anche nel nostro sistema ordinistico. Basti pensare che la quota di donne iscritte all’Albo degli ingegneri dal 9% del 2007 è passata al 17% attuale. Sono numeri che confermano la bontà di iniziative come la nostra che vanno certamente nella direzione giusta. Ovviamente molto resta ancora da fare. Come attestano i dati del nostro Centro Studi i divari salariali e di carriera tra ingegneri uomini e donne restano elevati ed inaccettabili. Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, in questo senso, si impegnerà sempre di più affinché tutti gli attori interessati, a cominciare dai decisori politici, mettano al centro della loro attenzione questa questione e la affrontino con determinazione”.

“Il tema del bando di quest’anno – evidenzia Ippolita Chiarolini, Consigliera del CNI e delegata al progettosi basa su tre concetti fondamentali: la centralità della persona riportando i bisogni e gli interessi fondamentali al cuore del processo di produzione, la resilienza per meglio affrontare le crisi e la sostenibilità, nella consapevolezza che uno sviluppo economico sostenibile non possa prescindere dal contributo ingegneristico al femminile. Le laureate in ingegneria e le professioniste esprimono un potenziale insostituibile per il progresso del nostro paese, da riconoscere e da valorizzare. Il Consiglio Nazionale prosegue con il premio allargando ad altre iniziative che stanno nascendo dal recente comitato dei delegati/e degli ordini provinciali, che vanno a costituire un vero e proprio progetto di valorizzazione della professionalità tecnica femminile”.

Anche quest’anno Umana è al fianco del Consiglio Nazionale degli Ingegneri e Cesop nel sostenere e promuovere il premio di laurea “Ingenio al Femminile” che ha traguardato la quarta edizione afferma Maria Raffaella Caprioglio, presidente di Cesop HR Consulting Company e Umana, Agenzia per il lavoro –. Una partnership che nasce e cresce proprio nella convinzione che le competenze STEM, e quelle ingegneristiche in particolare, possano offrire alle giovani donne straordinarie occasioni di crescita e di carriera professionale. Queste competenze sono oggi le più ricercate nel mercato del lavoro ed è fondamentale rompere quelle barriere di pregiudizio di genere che ancora troppo spesso relegano ai maschi alcuni ambiti di studio. Un premio, quello istituito dal CNI, che vuole raccontare alle ragazze e alle loro famiglie, anche attraverso il nostro contributo, che il talento, la passione, la determinazione e il lavoro, sono, al pari del merito, gli unici passaporti per il loro futuro”.

Il tema dell’edizione 2024 di Ingenio al femminile sarà “Il nuovo paradigma 5.0 e il ruolo strategico dell’ingegneria”. Quest’anno sono previsti cinque premi da € 1.500 l’uno che saranno riservati alle vincitrici delle seguenti categorie:

  1. Tesi di dottorato (solo per candidate già iscritte all’Albo)
  2. Tesi in Ingegneria civile-ambientale
  3. Tesi in Ingegneria industriale
  4. Tesi in Ingegneria dell’informazione
  5. Tesi in Ingegneria biomedica (premio dedicato alla memoria di Giulia Cecchettin)

 

Tra le prime aziende Ambassador che hanno aderito all’iniziativa troviamo: A2A, Diesse, Italgas, Lutech, Jacobacci & Partners, Minsait, Sasol, Snam, Trevi Group, Umana, Unoenergy. Altre se ne aggiungeranno nel corso dell’anno.

Tutte le informazioni sul bando sono reperibili all’indirizzo bando.ingenioalfemminile.it.

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