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Si è concluso il Social Innovation Campus 2025, l’evento promosso da Fondazione Triulza a MIND Milano, che ha visto Umana (main partner), CVing e Valore Italia (partner) tra i protagonisti con un ricco programma di iniziative dedicate a studenti, giovani professionisti e aziende. Due giornate intense di confronto, formazione e networking, che hanno ribadito l’importanza dell’ibridazione delle competenze per affrontare la complessità del mercato del lavoro.

Brave, not perfect il suggerimento per le giovani donne, ma dobbiamo avere più coraggio anche noi, dobbiamo superare gli stereotipi e i pregiudizi che ancora persistono anche nelle fasi di selezione dei candidati per le aziende. Siamo in presenza di un paradosso: le aziende continuano a ricercare figure STEM, abbiamo una forte sottooccupazione femminile, eppure le donne scelgono ancora con difficoltà i percorsi formativi scientifici e tecnici. Su questi temi dobbiamo fare ancora di più, raccontare e veicolare modelli positivi. In Umana il nostro impegno su questo fronte è costante, e fra i progetti che abbiamo attivato, cito quello in collaborazione con la Cisl dedicato a Tina Anselmi, che istituisce delle borse di studio per laureate in materie scientifiche. È stato veramente di ispirazione e di esempio ascoltare queste studentesse che hanno scelto di studiare ingegneria, matematica o biologia, perché ritengono che quella sia anche la strada con cui possono contribuire ad una società migliore e costruire un mondo sostenibile. Esempi e modelli da veicolare e su cui costruire un racconto dei percorsi STEM dalla forte componente umana“.

Questo l’intervento di Giuseppe Venier, amministratore delegato di Umana, all’evento inaugurale “I talenti di tutti per affrontare la complessità”.

Grande successo per il workshop “La ricerca dell’Ornitorinco: l’ibridazione delle competenze nell’era dell’AI”, che ha esplorato il valore della multidisciplinarità in un contesto lavorativo in continua evoluzione. L’evento, moderato da Giulio Xhaet, Corporate Consultant, Trainer, Autore sullo sviluppo del potenziale e del talento, ha visto la partecipazione di esperti del settore, tra cui Arianna Beretta, direttrice Scuola di Restauro di Botticino – Valore Italia; Giulia Anny Petrossians Gharachedaghi, CVing; Alessandro Galli, Area Specialistica ICT, Umana; Alessandro Rossi, prof. Università di Trento, vice direttore School of Innovation – Chief of Contamination Lab Trento. Il confronto ha evidenziato come l’integrazione tra competenze tecniche, umanistiche e trasversali sia oggi essenziale per affrontare il futuro con consapevolezza e capacità di adattamento.

Durante le due giornate del Campus, centinaia di ragazzi hanno potuto partecipare a esperienze immersive e momenti di orientamento individuale con Umana, tra cui: “C-VR”, un innovativo progetto di formazione in realtà virtuale per la costruzione di un CV efficace e lo sviluppo delle soft skill; sportelli di orientamento, con simulazioni di colloqui di lavoro e CV Check personalizzati; webinar formativi, realizzati da Umana e CVing, su storytelling professionale, personal branding e strategie per una candidatura di successo.

L’edizione 2025 del Social Innovation Campus ha confermato la necessità di un nuovo approccio alle competenze, in cui la contaminazione tra discipline e la capacità di adattarsi al cambiamento sono fattori chiave per il successo professionale.

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