È arrivato a Firenze il Premio Campiello, il prestigioso concorso di narrativa italiana contemporanea organizzato dalla Fondazione Il Campiello – Confindustria Veneto.
Umana, da quattro anni main partner del Premio, ha scelto infatti il capoluogo toscano quale fondamentale tappa del tradizionale tour letterario del Concorso che promuove i racconti e le storie dei cinque scrittori finalisti scelti dalla Giuria dei Letterati tra oltre duecentottanta opere candidate.
Protagonisti assoluti di questo appuntamento fiorentino, organizzato nella prestigiosa cornice di Palazzo Vecchio, sono stati loro, gli autori e le opere in concorso:
Giulio Cavalli con “Carnaio” di Fandango Libri; Paolo Colagrande con “La vita dispari”, di Einaudi; Laura Pariani con “Il gioco di Santa Oca”, di La Nave di Teseo; Francesco Pecoraro con “Lo stradone”, di Ponte alle Grazie; Andrea Tarabbia con “Madrigale senza suono”, di Bollati Boringhieri.
L’evento a Palazzo Vecchio, ideato e progettato da Umana, ha ricevuto anche il patrocinio dal Comune di Firenze e da Confindustria Firenze.
Madrina e presentatrice dell’evento è stata Andrea Delogu, conduttrice televisiva e radiofonica, scrittrice italiana, che il 14 settembre prossimo, al Teatro La Fenice di Venezia, condurrà anche la Cerimonia finale che decreterà il vincitore della 57^ edizione del Premio Campiello.
“È proprio l’incontro la caratteristica, e il successo, di questo prestigioso premio letterario – ha detto Maria Raffaella Caprioglio, Presidente di Umana -. Una strategica e riuscitissima osmosi tra il mondo dell’impresa e quello della cultura. I libri che anno dopo anno seleziona il Campiello ci dicono del tempo che viviamo, delle nostre radici, delle nostre città, delle nostre identità. E parte di questo racconto è oggi qui, e non a caso, nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio. Un luogo – continua Caprioglio – che Umana ha scelto per rappresentare simbolicamente quel legame che il Campiello per sua natura genera fra le diverse anime del nostro Paese: il Veneto e Venezia, città in cui nasce il Premio, e Firenze, città delle arti, della bellezza, dell’ingegno. Entrambi meravigliosa rappresentazione della nostra eccellenza nel mondo. Impresa e cultura sono il nostro patrimonio collettivo, fondamentali fattori di sviluppo economico e sociale. Sono solide pietre angolari su cui possiamo far crescere valori, innovazione, creatività. E qualità del capitale umano”.
Durante l’evento, si sono alternati i reading dei brani delle opere finaliste, accompagnati da alcuni video realizzati per l’occasione utilizzando l’innovativo impianto di video mapping di Sala dell’Arme, a Palazzo Vecchio.
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